Scuole Primarie e Secondarie di I° del Comune di Ventasso
Grazie al sostegno di Istituto Comprensivo L. Ariosto, Comune di Ventasso, CCQS – La Scuola Nel Parco, Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
RELOADING: i toponimi in dialetto dei municipi di Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto
MEZZO ESPRESSIVO/TECNOLOGIA: illustrazione e vernice conduttiva Bare Conductive
CLASSI: V Primaria e I Secondaria di I° grado di Busana, III – IV – V Primaria di Collagna, III – IV – V di Ligonchio, IV – V Primaria e I – II Secondaria di I° grado di Ramiseto
DIRIGENTE SCOLASTICO: Lorenzo Franchini
INSEGNANTI: Paolo Besagni, Francesco Boni, Gigliola Bottazzi, Katiuscia Giorgini, Nicoletta Incerti, Vittorio Monelli, Dirce Penserini, Teresa Radesca, Simona Ruffini, Stefania Vero
OPERATORI Museum Reloaded: Valentina Ferretti, Samuele Huynh Hong Son, Diletta Pignedoli, Chiara Valdesalici,
ASSESSORE Comune di Ventasso: Marika Nuccini
ESPERTI ESTERNI: Anna Canedoli, Davide Dazzi, Pier Giorgio Ferretti, Silvano Scaruffi
PERIODO: dicembre 2017 – marzo 2018
FREQUENZA: 5 incontri della durata di 2 ore in ciascuna delle quattro classi
LUOGHI: aula scolastica
RESTITUZIONI: 6 giugno 2018 ore 20.00 @Teatro di Ligonchio (RE) e 23 settembre 2018 ore 16.00 @Biblioteca di Collagna
La seconda edizione di Ventàss ha sviluppato in nuove direzioni la ricerca sui dialetti del territorio di Ventasso inaugurata nell’anno scolastico 2016/2017, per innescare un nuovo processo di condivisione del patrimonio culturale orale e linguistico locale e creare occasioni di coesione sociale per il neonato Comune di Ventasso.
Questa seconda edizione, Ventàss – Toponimi d’Appennino si è strutturata in un programma di incontri didattico-laboratoriali con le Scuole Primarie e Secondarie di I grado di Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, con l’obiettivo di far incontrare studenti, cittadini e esperti di storia locale, per incentivare il dialogo intergenerazionale e rigenerare la memoria sulle origini dei nomi di paesi e frazioni.
Sono state realizzate quattro mappe illustrate interattive, una per ogni municipio del Comune Ventasso, che permettono di ascoltare e leggere i nomi i toponimi in dialetto di frazioni e paesi.
Ogni bambino ha adottato una frazione e creato uno stemma ad essa dedicato, ispirandosi alle storie legate all’origine del suo toponimo, al suo suono o significato.
I bambini hanno trasformato il disegno dello stemma in un timbro, grazie a gomma crepla, colla, polistirolo, successivamente trasferito sulla mappa.
Per rendere interattivi gli stemmi delle frazioni è stata utilizzata una speciale vernice conduttiva, Bare Conductive, Toccando i simboli si aziona un circuito elettrico collegato a un amplificatore audio, dal quale è possibile ascoltare la pronuncia in dialetto delle frazioni registrata da bambini, ragazzi e esperti.
Le mappe verranno rese consultabili per tutti i cittadini a partire da settembre 2018 presso la Biblioteca di Collagna, dove sarà possibile prendere visione anche della prima produzione VENTAS – Il paesaggio in dialetto, un’e-pub creativo dedicato ai dialetti del Comune di Ventasso, oggetto di tesi di laurea in Didattica dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna (studentessa Silvia Schenetti).
(Occorrono programmi per la lettura di ePub, come ad esempio Calibre per pc, iBooks per Apple, Infinity Reader per tablet o smartphone Android).
NOTA SULLE CONVENZIONI FONETICHE UTILIZZATE
di Valentina Ferretti
Un giorno, il dialetto di Busana, il dialetto di Ligonchio, il dialetto di Collagna e il dialetto di Ramiseto decisero di scendere un po’ più a valle e di incontrarsi ai piedi della Pietra di Bismantova.
Ognuno di loro, coi propri suoni e le proprie idee, era intenzionato a far sentire la propria voce.
Ma su una cosa convenivano tutti: abbiamo uno strumento incredibile, capace di melodie uniche, l’unica cosa che resta da fare è accordarlo!
Ed ecco che per la prima volta, i suoni e gli echi di questi luoghi decisero di imprimersi su carta sintonizzandosi sulla stessa frequenza.
Ma come fare? Che frequenza scegliere? Le correnti di pensiero sono varie ed ognuna ha le sue buone ragioni. I rischi erano molti: eccedere nell’utilizzo di segni grafici per guidare il più possibile il lettore nella pronuncia di suoni così peculiari; lasciare una maggiore libertà di interpretazione e di intonazione, rischiando di perdere le sfumature che caratterizzano le diverse aree linguistiche.
Qui di seguito troverete una piccola guida alla lettura dei nomi di questi luoghi, che abbiamo cercato di riportare il piu’ fedelmente possibile nel dialetto autoctono.
Per rendere l’intonazione delle parole è bastato aggiungere qualche accento qua e là:
à > è quel suono aperto che troviamo in fondo alla parola sofà
è > è la e aperta nella parola ecco!
é > è la e chiusa della parola eco
ì > è la i frizzante di supplì
ò > sono gli scorci
ó > che vedi con i tuoi occhi
Per altri suoni, invece, è stato necessario introdurre simboli grafici particolari, di uso non comune nella lingua italiana.
Quando la pronuncia del luogo indugia maggiormente su una vocale, piuttosto che un’altra, diciamo che quella vocale è “lunga” e per rendere questo allungamento fonetico usiamo un trattino sopra la medesima: ā ē ī ō ū.
Per i suoni particolari e un po’ “francesizzanti” del dialetto dell’area di Busana, per esempio, abbiamo deciso di avvalerci della dieresi, segno grafico rappresentato da due puntini sopra la vocale. Le vocali connotate da questo simbolo, tendono ad essere un po’ “turbate”, così chiuse da virare leggermente verso un altro suono vocalico:
ü > è un suono ibrido, a cavallo tra la u e la i, come nella pronuncia autoctona di Büsana
ö > è una o cosi chiusa da sembrare quasi una u, come ne La Böra
La componente “francesizzante” si ritrova anche in un suono abbastanza frequente nei dialetti di quest’area, la “g dolce”, che abbiamo mantenuto graficamente fedele alla lingua francese:
j > come nel toponimo Al Téj
Per rimarcare la durezza di certi suoni “ch” e “qu” abbiamo adottato la apparentemente moderna, ma quanto mai antica k:
k > come in Kulàgnna
Nella pronuncia del toponimo Kulàgnna, è stato necessario rendere anche il suono “gn(omo)” raddoppiato: per rendere l’allungamento di questo digramma (sequenza di due lettere che identificano graficamente un fonema, o suono) abbiamo deciso di raddoppiare la n, responsabile del suono nasale in questione > Kulàgnna
In ultimo, ci siamo occupati della resa dei due suoni forse più peculiari nel ventaglio della fonetica dialettale dell’area di Ventasso e tipici dell’area linguistica di Collagna:
ckj > Sckjòk
gkj > Gkjaröla
Ringraziamo Anna Canedoli, Davide Dazzi, Pier Giorgio Ferretti e Silvano Scaruffi per aver rappresentato cosi bene la voce dei quattro municipi di Ventasso e per essersi messi in gioco in questa “sfida” di trascrizione dialettale.
Ringraziamo inoltre Pier Giorgio Ferretti per il prestito dei gruppi consonantici “ckj” e “gkj” fondamentali per rendere questi suoni peculiari, tipici dell’area linguistica di Collagna e parzialmente presenti nel territorio di Ligonchio.